Maltempo ad alta quota Valanghe in Lombardia Grave escursionista

21 novembre 2010

Recuperato dopo quattro ore sotto la neve un uomo nel Bergamasco. Tre feriti lievi per una slavina sulla pista ‘Paradiso’ al passo del Tonale, in provincia di Brescia

Milano, 21 novembre 2010 –  Valanghe in Lombardia a causa del maltempo. In Alta Valle Seriana, nel Bergamasco, un escursionista di 43 anni è stato travolto ed è stato tratto in salvo dopo quattro ore, ma le sue condizioni sono gravissime.

L’uomo stava salendo con due amici verso il rifugio Curò, nel territorio di Valbondione, quando è stato investito dalla spessa coltre insieme a un compagno. L’amico è riuscito a trarsi in salvo da solo. Il terzo escursionista ha subito avvisato il 118 che a sua volta ha allertato il Soccorso alpino, il quale ha mandato sul posto venti volontari e cinque unità cinofile.

E una slavina si è abbattuta, poco dopo le 10, anche sulla pista ‘Paradiso’ al passo del Tonale (Brescia). In quel momento era in corso un’esercitazione dei volontari del soccorso alpino e c’erano comunque sciatori poiché l’impianto è stato aperto proprio ieri. La slavina ha provocato tre feriti non gravi, dei quali due sono volontari del soccorso alpino e il terzo è uno sciatore.

Fonte: Quotidiano Net – Maltempo ad alta quota Valanghe in Lombardia Grave escursionista.


Guardamonte balze monotiri

12 settembre 2010

Descrizione itinerario: http://www.gulliver.it

Arrampicate il: 12-09-2010

Compagni di avventura: Mattia.

Opinione personale: bellissima falesia indicata per qualsiasi stagione, arrampicata molto varia, ma principalmente su prese svase, di piedi e alcuni tiri con buchetti. Molta varietà di difficoltà di tiri che partono dal terzo grado in su. Roccia un po sporca di terra nei tiri meno frequentati. La personalmente la consiglio a tutti.


Antimedale via degli istruttori o via di Marco o via Dinoia

17 gennaio 2010

Descrizione itinerario: www.gulliver.it

Arrampicata il: 17-01-2010

Compagni di cordata: Angelo e Silvia

Meteo: molto nuvoloso, freddo (0°C circa) e con qualche fiocco di neve. Roccia fredda, ma completamente asciutta.

Opinione personale: via molto bella, abbastanza selvaggia (come tutto il lecchese), con chiodatura molto lunga con vecchi chiodi  e nuovi resinati. Consiglio di portare dadi e friend per integrare la chiodatura, visto che è piuttosto lunga. Alcuni passaggi sono molto impegnativi soprattutto sul quinto e sesto tiro, ma azzerabili. Traverso molto difficile sul tiro finale che poi porta all’uscita della via. Copertura dei cellulari buona sia Tim che Vodafone.

Ed ecco alcune foto dell’avventura… 😉

Le altre foto della giornata le trovate a questo link: http://picasaweb.google.it/andrea88.blog/11170110ViaDegliIstruttoriAntimedale#




Rifugio Alpe Piazza

16 gennaio 2010

Altezza: 1835 mt.

Albaredo per San Marco (SO)

Tel. 338 464 7620 (Nadia) oppure 335  708 5054 (Eugenio)

Visitato il 16.01.2010

Opinione personale: rifugio molto accogliente con personale molto cortese e gentile. Cibo molto buono, di ottima qualità e prodotto dai rifugisti stessi. Vi consiglio di assaggiare i loro formaggi, sono una cosa “esageratamente” buona. 🙂 Prezzi contenuti.

Tratte dal sito www.waltellina.com ecco le informazioni per raggiungere il Rifugio Alpe Piazza:

Per accedere al rifugio si imbocca a Morbegno, dalla piazza dell’ospedale, la strada per il passo S. Marco. Qui possiamo azzerare il contachilometri e iniziare a salire per la valle del Bitto. Questa valle prende il nome dal torrente che vi scorre ed è famosa anche per il gustoso formaggio che vi si produce, il bitto appunto.

Superiamo Albaredo, ultimo centro della valle e arriviamo fino al chilometro 15,100, dove troviamo una stradina asfaltata che sale sulla sinistra e diversi cartelli indicatori per il rifugio Piazza e il bivacco Legui. Le possibilità di parcheggio sono assai scarse, al limite si potrebbe retrocedere di circa 800 metri dove vi è ampio spazio all’interno di un tornante. Siamo a quota 1350.
Iniziamo a salire lungo la stradina ma, fatti pochi metri, già la abbandoniamo per imboccare una evidente mulattiera sulla destra.

Il percorso è ben segnalato con delle bandierine di colore rosso-bianco-rosso; basta seguirle sempre per non sbagliare. Ad ogni modo, da qui in poi diamo una descrizione dettagliata del cammino. Saliamo, dunque, nel bosco di faggi e pini silvestri e già ne usciamo alla prima curva a destra. Questo tratto è abbastanza ripido. Rasentiamo poi tre case e una fontana in località Scoccia (m.1450).

Verso quota 1500 passiamo dalla Corte Grassa: anche qui troviamo una baita ed una fontana. Prendiamo a destra e, al successivo bivio, a sinistra, in salita. Successivamente (quota 1580) ci troviamo di fronte altre costruzioni, le raggiungiamo e le superiamo, lasciandole alla nostra sinistra. Il sentiero concede ora una tregua e percorriamo un tratto in piano.

Oltre l’ultima casa, ad un bivio, prendiamo a sinistra in salitFoto D. Discacciati 2001a e troviamo un cartello che ci segnala che ci troviamo alla Corte Grande. Oltrepassata un’altra fontana, entriamo in un bosco di conifere. Quando ne usciamo (quota 1750), siamo in vista di altre baite. Troviamo l’indicazione per il rifugio e per il Monte Pisello e prendiamo il sentiero in salita.

Tenendoci a monte delle baite, ad un bivio segnalato proseguiamo diritti, in piano. Un altro cartello ci indica che siamo a Baitridana, sul sentiero n. 3, della transumanza. Un ultimo tratto in lieve ascesa tra gli alberi ci conduce all’Alpe Piazza, dove troviamo il rifugio.

Il tempo impiegato è di un’ora e mezza. Lungo tutto il percorso abbiamo incontrato in grande quantità ginestre, erica, mirtilli, funghi e insetti vari, quali farfalle, cavallette, cicale e.. ahimè, anche tafani, contro i quali è opportuno premunirsi con le apposite creme. Dal rifugio si gode di uno splendido il panorama sull’intera catena orobica.

Segnaliamo anche un altro itinerario, che sale direttamente da Albaredo e passa per i Cornelli. In questo caso il dislivello è di circa 900 metri. La zona è molto frequentata d’inverno dagli amanti dello scialpinismo.