Canalone Porta integrale – Grignetta

27 marzo 2011

quota partenza (m): 1350
quota vetta (m): 2200
dislivello complessivo (m): 850
difficoltà: F+ ::
esposizione prevalente: Sud
località partenza: Pian dei Resinelli (Abbadia Lariana, LC)
nessun dato sulla copertura della rete cellulare

note:
praticabile con ottime condizioni invernali
descrizione:

Lasciata la macchina in prossimità del rifugio Soldanella , si prende lo sterrato che porta al vicino pendio del Pian delle Foppe, dove a sinistra (indicazioni) si stacca la traccia di salita. Dopo pochi minuti ci si affaccia sul canalone, si prosegue ancora un po’ verso l’alto costeggiandolo sul lato destro idrografico e se ne raggiunge quindi il fondo. Da qui in poi è tutto un susseguirsi di ripide rampette e blocchi da superare senza traccia obbligata girando a volte a destra, a volte a sinistra. Poco prima della Finestra (il caratteristico foro che buca da parte a parte una guglia elevantesi sul lato sinistro del canale) la pendenza inizia ad aumentare e il vallone si stringe, piegando leggermente verso destra. Poco più avanti si perviene ad una bella paretina di 25 metri (I+/II-) da superare con facile e divertente arrampicata. Si alternano quindi tratti su neve a saltini di roccia (I+) fino a raggiungere il pianoro appena sotto la Bocchetta dei Prati, dove transita il sentierino di raccordo che, dalla cresta Cermenati, raggiunge le rocce basali dei Magnaghi. Qui ha termine la parte inferiore del Canalone Porta (1 h e 15’).

Si prosegue sul fondo del canale, e l’ambiente ora è ancor più suggestivo, con scorci notevoli sul vicinissimo ed impressionante sigaro Dones. Si superano un paio di risalti rocciosi (I+ con un passo di II- iniziale) e, ignorando l’uscita verso sinistra che sale alla Bocchetta dei Venti, si prosegue leggermente verso destra sul fondo del canale via via più stretto e ripido (un passo a 50°) uscendo infine alla forcella del GLASG, aperta tra il Secondo e il Terzo Magnaghi (30’ dalla Bocchetta dei Prati). Alla bocchetta giungono sulla destra i cavi di acciaio che servono a rendere sicura la calata dal Secondo Magnaghi. Dalla forcella si procede ora in direzione Nord, transitando sotto l’attacco della normale al Terzo Magnaghi, e si continua a traversare in leggera discesa raggiungendo il fondo di un canale piuttosto marcato che si risale verso sinistra fin sotto ad un caminetto, da superare (II, possibile presenza di ghiaccio o verglass, attenzione a non incastrare lo zaino!). Una volta usciti, una breve rampa conduce ad una selletta dalla quale è inevitabile una breve doppia (15/20 m, effettuabile abbandonando un cordino in una clessidra naturale) la quale deposita sui ripidi pendii che si adagiano poi appena sotto la cresta Sinigaglia (20’ – 30’). Raggiunta la traccia battuta sulla cresta, passando per il Saltino del Gatto, la Bocchetta dei Venti e poi per la sommità del Canalino Federazione, si perviene alla base dell’anticima della Grignetta. Una paretina di roccia attrezzata, seguita da un canalino da percorrere in discesa (catene), conduce direttamente all’ultimo saltino di roccia (anch’esso attrezzato), superato il quale si sbuca sulla cima della Grignetta, proprio a fianco della Cappella – Bivacco Bruno Ferrario (40′ circa).

Discesa

La discesa si effettua per la facile Cresta Cermenati, da affrontare comunque con le dovute cautele (picozza e ramponi) durante il periodo invernale quando, nonostante la favorevole esposizione meridionale, può presentare tratti ripidi ghiacciati o innevati (1 ora e 15′).

Salita il: 27-03-2011

Compagni di avventura: Angelo, Marco e Silvia.

Opinione personale: bellissima salita, in un ambiente stupendo, molto selvaggio da far molto ballare l’occhio soprattutto nella parte finale con tratti molto espoti e poco assicurabili. Utili imbragatura e una corda per superare alcuni tratti da arrampicare.

Immagini dell’avventura -> 27-03-11 Canale Porta (Grignetta)


Svizzera, valanga travolge undici persone

27 marzo 2011

La slavina sul Gran San Bernardo. Quattro morti, sei sciatori tratti in salvo

Quattro persone sono morte e una è ancora dispersa dopo che una valanga ha travolto un gruppo di 11 sciatori, probabilmente tutti francesi, vicino a Bourg-St-Pierre, in Svizzera, nella regione del Gran San Bernando. Uno degli escursionisti travolti è riuscito a liberarsi e ha lanciato l’allarme. La polizia cantonale vallesana ha riferito che i feriti sono sei. La slavina ha travolto il gruppo di escursionisti mentre si trovava sopra la diga di Toules.

“Stiamo impiegando tutti i nostri mezzi a disposizione per le ricerche tra cui elicotteri e cani da soccorso”, ha detto Jean-Marie Bornet, portavoce della polizia del cantone nel sud-est della Svizzera. 

I sei sciatori ancora in vita e i quattro deceduti sono stati trovati dalle squadre di soccorso, aiutate dagli elicotteri ad arrivare sul luogo dell’incidente, vicino al confine con l’Italia. Secondo la polizia, il gruppo era ben equipaggiato ed era accompagnato da una guida. L’ultimo bollettino dell’Istituto federale per lo studio della neve e delle valanghe aveva annunciato, per sabato, un “pericolo alto (livello 3)” in quella zona.

Fonte: Tgcom.


Resegone Canale Comera

20 marzo 2011

Descrizione itinerario: alpinismo – Resegone Canale Comera

Salita il: 20-03-2011

Compagni di avventura: Angelo e Silvia.

Opinione personale: bellissimo canale situato in un ambiente spettacolare. Un po più semplice nella parte iniziale e abbastanza ripido nella parte finale, soprattutto all’uscita. Per la discesa dal rifugio Azzoni scendere per la via normale seguendo il sentiero dietro al rifugio indicato dal numero 1.

Immagini dell’avventura -> 20-03-11 Canale Comera (Resegone)


Irene (Pilastro) Via Miriam al pilastro Irene dell’Antimedale

19 marzo 2011

Descrizione itinerario: arrampicata – Irene (Pilastro) Via Miriam al pilastro Irene dell’Antimedale

Salita il: 19-03-2011

Compagni di avventura: Angelo, Marco, Herry e Silvia.

Opinione personale: bellissima salita, su roccia bellissima ma unta in alcuni passaggi. Improteggibile in alcuni passaggi, con chiodatura in alcuni tratti abbastanza distanziata. Utili friens e nut.

Immagini dell’avventura -> 19-03-11 Miryam (Spallone Irene)


Medale (Corna di) Bonatti

19 marzo 2011

Descrizione itinerario: arrampicata – Medale (Corna di) Bonatti

Salita il: 19-03-2011

Compagni di avventura: Angelo, Marco, Herry e Silvia.

Opinione personale: bellissima via del mitico Walter Bonatti, solo arrivando all’attacco ci si rende conto che grandissimo arrampicatore è il mitico Bonatti. Il grado assegnato a questa via secondo me è un pò stretto. Utili friend e nut per integrare la chiodatura che a volte è vecchia e distante. Abbastanza complicato il traverso.

Immagini dell’avventura ->19-03-11 Bonatti (Medale)


Corn Chamuotsch

8 marzo 2011

quota di partenza (m): 2196
quota della vetta (m): 2923
dislivello complessivo (m): circa 730m
difficoltà: MS
esposizione: O, S
località partenza: Alpe Guglia; la Val di Guglia è una valle parallela alla Val D’agnel; si arriva dal Passo Maloja, Silvaplana, poco prima dello JulierPass
copertura della rete cellulare: ND

descrizione:

Partenza sci ai piedi da quota 2.196m sulla strada del Julier Pass. Seguire il vallone molto evidente in direzione nord, dopo i primi 300m di dislivello la traccia spiana per un tratto per arrivare poi, di nuovo in salita, al centro di un ampio anfiteatro (circa quota 2.600m) dominato dal Corn Suvretta.
Qui prendere secchi verso destra (est).  Raggiungere un simpatico poggetto costellato di piccoli massi scoperti (circa quota 2800m). Ancora pochi metri di dislivello e si raggiunge il colle. Da qui dapo un ripido traverso si lasciano gli sci e si raggiunge la cima.

Salita il: 06-03-2011

Compagni di avventura: Angelo e Silvia.

Opinione personale: bellissima salita, abbastanza lunga di sviluppo, ma nel complesso senza pendii eccessivamente accentuati tranne nell’ultimo strappo finale che richiede un attimo di attenzione per arrivare in vetta.

Immagini dell’avventura -> 06-03-2011 Corn Chamuotsch (Engadina)


Oropa, valanga dal monte Camino investe 20 scialpinisti: 2 morti e 6 feriti

6 marzo 2011

Gli appassionati sono saliti sulla montagna del biellese nonostante gli avvisi di rischio slavina.

MILANO – Week end di tragedia in montagna. Da nord a sud si contano tre vittime. Ci sono due morti e sei feriti (di cui due gravi) a seguito di una grossa valanga che si è staccata nel Biellese, sopra Oropa (Biella). Le vittime sono Carlo Graziano 25 anni, di Crescentino (Vercelli), e Emanuele Mosca, di Graglia (Biella). Il primo era un dottorando, mentre il secondo era un odontotecnico in pensione. La massa di neve, scesa dal monte Camino, ha investito una ventina di sci alpinisti. Alcuni sono rimasti incolumi, altri sono stati sepolti dalla neve. Oltre ai due morti, sei persone sono stati ricoverate all’ospedale di Aosta, mentre le altre persone coinvolte, una decina, sono sotto choc ma non hanno riportato lesioni. La zona dove è caduta la valanga è abitualmente frequentata da sci-alpinisti e anche oggi, approfittando della bella giornata di sole, appassionati sono saliti in valle, nonostante gli avvisi dati nei giorni scorsi di un elevato rischio di distacchi di neve.

 

 

BELLUNO – Una valanga invece è caduta anche nel Van delle Forcella, nel gruppo del San Sebastiano versante zoldano (Belluno), coinvolgendo diversi gruppi di sciatori, una quindicina. I soccorritori hanno estratto viva (in condizioni giudicate gravi) la donna data inizialmente per dispersa sotto la massa di neve che si era staccata dalle cime bellunesi. Sul posto sono intervenuti due elicotteri e tre stazioni del Soccorso alpino Dolomiti bellunesi con 4 unità cinofile.

ETNA – A Catania è morto un alpinista precipitato da una parete di roccia lavica mentre stava effettuando una scalata nella Valle del Leone, a quota 2.700 metri, sul versante nord dell’Etna. La vittima, un ragazzo di Modica (Ragusa) di 26 anni si chiamava Calogero Gambino. Il corpo del giovane, che ha fatto un volo di oltre cento metri per la rottura di uno dei suoi ramponi, è stato trovato in una zona impervia del vulcano da militari del soccorso alpino della Guardia di finanza di Nicolosi. A lanciare l’allarme alla sala operativa del 117 delle Fiamme gialle, sono stati tre suoi compagni che erano impegnati con lui nella scalata. I quattro sarebbero esperti alpinisti che hanno già compiuto delle «ascensioni» sull’Etna. Sulla vicenda la Procura della Repubblica di Catania ha aperto, come atto dovuto, un’inchiesta.

Fonte: Oropa, valanga dal monte Camino investe 20 scialpinisti: 2 morti e 6 feriti – Corriere della Sera.


Incidenti sugli sci, muore bambino veneziano di 10 anni

5 marzo 2011

Il corpo di Andrea Rossato, residente a Portogruaro, è stato trovato in un bosco al lato della pista dalla quale stava scendendo. I genitori avevano dato l’allarme. Indossava il casco.

 

 

CORTINA D’AMPEZZO (Belluno) – Un bambino di 10 anni, Andrea Rossato, di Portogruaro (Venezia) è morto in un incidente sugli sci avvenuto sulle Tofane, a Cortina d’Ampezzo. Il ragazzino è stato trovato privo di vita in un bosco al lato della pista dalla quale stava scendendo in compagnia di alcuni coetanei. Sono stati questi ultimi, non avendo più visto l’amico al termine della tracciato, a dare l’allarme. Dopo lunghe ricerche i poliziotti sciatori hanno individuato il corpo dell’adolescente, nel tratto in cui il canalino di Tofana si immette sul Canalone, al Pian delle Marmotte. La prima ipotesi è che il ragazzino, che indossava il casco, sia uscito di pista finendo contro un albero. Sull’incidente sta indagando il commissariato di Polizia di Cortina. (Ansa)

Fonte: Incidenti sugli sci, muore bambino veneziano di 10 anni – Corriere del Veneto.